Forse hai sentito questo termine, magari il tuo smartphone n'è dotato ma non ti sei mai informato sulle potenzialità ed utilità di tale tecnologia. Ti anticipo già che è l'NFC sfrutta la connettività bidirezionale a corto raggio tra dispositivi. Beh... ma a cosa serve?
Prosegui la lettura per scoprire tanti dettagli su come è nata questa tecnologia, da chi è stata progettata e soprattutto a cosa serve e come sfruttarla.
NFC è l'acronimo di Near Field Communication, come già ti ho accennato è una tecnologia wireless che permette di porre in comunicazione due dispositivi, i quali sono coinvolti nell'invio e ricevimento di informazioni.
Sviluppata con la collaborazione di LG, Sony, Nokia, Philips e Samsung, opera su una frequenza di 13,56 MHZ e permette una trasmissione di dati ad una velocità massima di 424 kbit/s.
Negli ultimi anni è stata implementata come feature aggiuntiva su i migliori smartphone in commercio ma è una tecnologia ancora ignota per molti.
Ecco alcuni esempi di utilizzi:
Pagamenti
Una funzione molto interessante ma ancora poco diffusa in Italia, è il pagamento tramite smartphone dotati di NFC. Basta semplicemente avvicinare lo smartphone ad una distanza di circa 4 cm dal POS Contactless (dispositivo che permette di accettare ed avviare la transizione di denaro), e il gioco è fatto. Un'altra tecnologia molto presente negli ultimi devices, è il lettore biometrico dell'impronta digitale. L'accoppiata di queste due, permetterà l'acquisto e transizioni di denaro in modo semplice, sicuro e pratico.
Acquisti
Possibilità di acquistare ingressi per il cinema, teatri o stadi avvicinando semplicemente il device al chioso elettronico.
Realtà già presente anche qui in Italia, infatti, nel 2011 a Milano è iniziato un progetto sperimentale per il sistema di bigliettazione elettronica che permette tramite NFC l'acquisto di biglietti per autobus o metropolitana.
Tag NFC
A pochi euro sui vari store si trovano dei simpatici tag, spesso colorati, di dimensioni contenute.
Almeno una volta li avrai notati, magari, confondendoli con dei plettri di chitarra.
I tag NFC contengono un chip all'interno, sono programmabili, permettendo di memorizzare dati e informazioni interpretabili dallo smartphone.
Le peculiarità di questi "aggeggini" è che non hanno bisogno di alimentazione, sono riscrivibili e molto piccoli e si trovano a prezzi davvero bassi.
Prosegui la lettura per scoprire tanti dettagli su come è nata questa tecnologia, da chi è stata progettata e soprattutto a cosa serve e come sfruttarla.
NFC è l'acronimo di Near Field Communication, come già ti ho accennato è una tecnologia wireless che permette di porre in comunicazione due dispositivi, i quali sono coinvolti nell'invio e ricevimento di informazioni.
Sviluppata con la collaborazione di LG, Sony, Nokia, Philips e Samsung, opera su una frequenza di 13,56 MHZ e permette una trasmissione di dati ad una velocità massima di 424 kbit/s.
Negli ultimi anni è stata implementata come feature aggiuntiva su i migliori smartphone in commercio ma è una tecnologia ancora ignota per molti.
Ecco alcuni esempi di utilizzi:
Pagamenti
Una funzione molto interessante ma ancora poco diffusa in Italia, è il pagamento tramite smartphone dotati di NFC. Basta semplicemente avvicinare lo smartphone ad una distanza di circa 4 cm dal POS Contactless (dispositivo che permette di accettare ed avviare la transizione di denaro), e il gioco è fatto. Un'altra tecnologia molto presente negli ultimi devices, è il lettore biometrico dell'impronta digitale. L'accoppiata di queste due, permetterà l'acquisto e transizioni di denaro in modo semplice, sicuro e pratico.
Acquisti
Possibilità di acquistare ingressi per il cinema, teatri o stadi avvicinando semplicemente il device al chioso elettronico.
Realtà già presente anche qui in Italia, infatti, nel 2011 a Milano è iniziato un progetto sperimentale per il sistema di bigliettazione elettronica che permette tramite NFC l'acquisto di biglietti per autobus o metropolitana.
Scambio di dati e informazioni
Lo scambio dei dati, soprattutto tramite due smartphone, in realtà non avviene principalmente con NFC, infatti, in questo caso, fa solamente da ponte, in modo tale che i dispositivi si riconoscono per poi avviare il trasferimento dati tramite Bluetooth. Samsung utilizza una funzione simile, chiamata S Beam, con la differenza che il trasferimento avviene tramite Wi-Fi Direct, riducendo ulteriormente i tempi.Tag NFC
A pochi euro sui vari store si trovano dei simpatici tag, spesso colorati, di dimensioni contenute.
Almeno una volta li avrai notati, magari, confondendoli con dei plettri di chitarra.
I tag NFC contengono un chip all'interno, sono programmabili, permettendo di memorizzare dati e informazioni interpretabili dallo smartphone.
Le peculiarità di questi "aggeggini" è che non hanno bisogno di alimentazione, sono riscrivibili e molto piccoli e si trovano a prezzi davvero bassi.